lunedì 30 gennaio 2012

L'Amore e L'Anima

l'amore e l'anima sono due elementi invisibili e silenziosi ti accorgi di loro solo quando arrivano e solo quando se vanno e mentre restano in te non dicono chi sono ma solo cosa sono



Moretti Andrea
fletto e rifletto

38 commenti:

  1. La tua bellezza

    non e' la bellezza estetica nella vita che continua;

    quella se e' arrivata ti compiace un tempo

    e se va ' senza preavviso

    e ti lascia solo nel tuo viaggio

    con una valigia vuota e senza scarpe

    e come compagnia ti lascia un specchio

    resoconto delle tue bruttezze

    mentre l'altra che tu non vedi resta li ;

    si mostra agli altri per come sei

    e non ti abbandona mai

    Andrea Moretti

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  2. Riflessioni di Alfo

    le riflessioni fanno parte

    delle nostre emozioni momentanee

    ed arrivano... ti interrogano

    ti danno una risposta

    e non importa in quanto tempo

    ma te la danno. magari e ' solo un file

    temporaneo da rimuovere,

    un cache da svuotare

    Vedi anche io cado nelle riflessioni

    e nelle emozioni nelle metafore

    per le quali spesso causa loro

    mi ritrovo con il cestino pieno

    da svuotare e poi rieccomi qui

    di nuovo pronto ad emozionarmi

    un 'altra volta aspettando

    il prossimo carico di virtualita'.

    Un abbraccio da Alfo

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  3. Per Davide
    Un cuor si spezza

    Dentro la carezza

    Buie ascese ripide

    Pie riprese rapide

    Amore e tenerezza

    Come un’amarezza

    Nelle mani livide

    E le labbra ruvide.


    Andrea Moretti


    Questo Testo e' Dedicato a Davide Vecchi

    Un Ragazzo Prematuramente Scomparso

    che Molti Bolognesi come Me Ricordano.

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  4. Tre modi per dirsi

    Oddio!! e' Giorno

    Solo ora mi e’ cara la sera

    Mio caro ed amato giorno

    Quando la notte in te dispera

    Invano il suo aspettato ritorno

    Tra i campi tu sei imbrunito

    Perche’solo la luna ti e’cara

    Di bianchi fiori ti eri vestito

    E l’alba ai tuoi lupi pensava



    Mio caro ed amato giorno

    Solo ora mi e’ cara la sera

    La luna ai tuoi occhi guardava

    Tra i campi come ero vestito

    Dei fiori lo stelo appassito

    L’alba ai tuoi lupi parlava

    Nella notte paura non c’era

    Ombre di luce ed io il contorno



    Di bianchi fiori ti eri nutrito

    Tra i campi tu eri marcito

    Mentre la luna eclissava

    L’alba ai tuoi lupi cantava

    Solo ora mi e’ cara la sera

    Quando la notte ora dispera

    Invano il suo aspettato giorno

    Nel mio caro ed amato ritorno.

    Rima Alternata

    Rima di Richiamo

    Rima ordinata

    Andrea Moretti

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  5. Amore

    Tu sei la terrazza dei miei occhi



    l'oltre di ogni tenda mia chiusa



    tu sei l'atterraggio nel mio volo



    la vista che apre il mio sorriso



    l'occhio per ogni mia lacrima



    la luce delle mille mie solitudini

    Andrea Moretti

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  6. Sogno

    Sogno sempre solo quando dormo

    Per tutto il resto della notte.....

    E' un giorno che se va'

    Penso solo quando devo pensare

    Per tutto il resto del giorno.....

    Quel che rimane e sogno.

    Andrea Moretti

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  7. IL Giorno della Memoria


    Solo il pensiero

    Per me ritorna

    Tutto il resto e’ stato

    Costruito e distrutto

    Poi dimenticato

    Rievocato e ricordato.

    A volte mi chiedo se

    le carezze sono bastate

    Se le parole hanno

    colto l’attenzione

    o meglio se l’intento

    e’ riuscito.

    Ecco questo mi chiedo

    Nel Giorno della Memoria

    Nel momento in cui

    ogni ricordo e’ vivo

    E la tua mano cerca

    istintivamente l’altra .

    E’ troppo poco

    ricordare oggi cio’

    che ieri ti ha toccato

    e sapere dentro noi

    che da qui alla morte …

    Molto ancora sfuggira’



    (Testo Modificato non edito)

    Andrea Moretti

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  8. Amo anche l'odio se questo mi da' pace

    La Cascata

    era alta la cascata trasparente e morta a caduta non finita mai a scendere come il nostro amore

    Ieri

    era un bel giorno ed ora non c'e piu' il tempo lo ha nascosto me lo ha portato via ...... da troppo tempo

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    1. 11111....quella notte e quel giorno rimarrà sempre impressa nella mia mente e dentro il mio cuore...grazie a te, che senza saperlo mi hai dato una risposta alle mie domande, ed a un'amico che mi faceva riflettere sui punti di vista; con la prima frase...COINCIDENZE STRANE che sembravano li per me...<3

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    2. Amo anche l'odio se questo mi da' pace

      Credo sia questa la frase incriminata .
      cio' nonostante se a te ha lasciato una risposta a qualcun altro ha dato una certezza ..... quella della consapevolezza. ricordo che gia' ne abbiamo parlato direttamente quella mattina al bar da Enea quando ti dissi che avevo ritrovato un vecchio pensiero che avevo scritto in eta' giovanile (era questa frase). ed inconsciamente trasmetti delle tue emozione anche a distanza di tempo emozioni che se avessi continuato a celare non avrebbero mai dato un'altra risposta alla domanda diversa e cosi' lontana . lo so il mio concetto magari non si esprime per cio ' che davvero vorrei descrivere ma sicuramente so' che anche un nostro pensiero inaccettato che crediamo personalissimo bisogna esportarlo perche ' puo' permettere di fare del bene ad altri e se anche a te ha fatto molto male nell'immediato puo' lasciarti libero nel proseguo del tuo cammino

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  9. Prefazione
    La poesia di Andrea Moretti traccia una nota distintiva all’interno del panorama poetico-letterario, crea immagini concrete che si fondono con sen­sazioni eteree, dedica ampio spazio alla nascita dei sentimenti, senza trala­sciare una forte attenzione stilistica. Di indubbio valore appare il percorso dell’autore, che, non nuovo alla creazione in versi, parte dalla sua specifica formazione avvenuta in ambito musicale, per portare il suo bagaglio cultu­rale all’interno dei componimenti poetici. La sua crescita e consapevolezza letteraria si avvale dell’”immancabile collegamento automatico tra Musica e Parole mescolando la melodia delle Parole con quella Musicale”. Ricrea, dunque, canzoni senza musica, potremmo definirle, o, meglio, portatrici di un ritmo interno, dato dal sapiente accostamento di termini accuratamente scelti e valorizzati. Ne nascono componimenti sofisticati, capaci di descrive­re a parole la magia delle immagini.
    Nelle notti stellate e di luna
    Stanchi voli spavaldi al buio
    Nel planare di un passerotto
    Che mai violò l’amato cielo.
    Ripartenza del tuo silenzio
    Di quando tacevi al vento
    Nel soffio lento del ricordo
    Per tuo amar di sofferenza.
    [...]
    (Ali di Fumo)
    Versi dedicati ad un amore indefinito, non descritto dalle parole dell’au­tore, fuso con uno sfondo naturale, con un cielo notturno, con un’atmosfera
    6
    a tratti irreale, con ricordi misti a visioni immaginarie. Le sensazioni au­mentano, le parole si staccano dalla carta stampata, i loro contorni sfiorano il nostro volto e lasciano una scia di emozioni intense e confuse. “Come un vento mai soffiato / Solo ali incrociate di fumo / Un solo pensiero mai sorto / Nel giorno del non ritorno. / Migrare nel mio non volare / Dolce casa del tuo volere / Cibo che non nutriva e di me / Unica ed ultima l’ispirazione” (Ali di Fumo). Il desiderio recondito di evadere, scappare dal luogo in cui ci si trova, per cercare nuovi lidi e nuove frontiere. Tema ricorrente nelle parole di Moretti, l’autore si paragona, infatti, agli uccelli che cambiano la loro dimora con il cambiare delle stagioni.
    Come le rondini...
    Migro
    Cercando sempre
    Un luogo più caldo
    Aldilà del mare,
    Setacciando gli insetti,
    Costruendo il mio nido
    [...]
    (Come le rondini)
    Andrea Moretti valorizza la musicalità della composizione, e ciò è reso maggiormente evidente nella strofa successiva, nella ripetizione dei termini principali.
    [...]
    E come le rondini...
    Seguo l’asse terrestre,
    Che mi porta a cercare7
    Un luogo più caldo
    Aldilà del mare,
    Setacciare gli insetti,
    Ritrovare il mio nido
    E come le rondini...
    Migro.
    (Come le rondini)
    Paola Santamaria

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  10. Altra peculiarità della poetica dell’autore è l’utilizzo costante delle let­tere maiuscole ad inizio verso, una volontà di sottolineare ed evidenziare i termini iniziali, principali, caratteristica che ricorre anche nella scrittura, quando si sente la necessità di porre l’accento su un particolare senso della parola. È il caso, ad esempio, dello stesso titolo, in cui Fatti Di Versi cela in sé un gioco di parole e dà rilievo a tutti i termini, senza prediligerne nessuno in particolare.
    A volte, il linguaggio diviene più frammentato, composto da brevi strofe e brevissimi versi, come in Che cosa cerco, dove la parola è resa prota­gonista in virtù di un predominio dell’essenzialità che non lascia spazio a superflue divagazioni.
    Perché non puoi
    Stare in silenzio
    Per troppo tempo...
    Il tempo può
    Riproporsi in te
    Come silenzio...
    E più le porte
    Di fronte te
    Stanno socchiuse...8
    Più gli occhi
    Ti escono da
    Una finestra aperta...
    [...]
    (Che cosa cerco)
    Andrea Moretti scava fin nel profondo dei sentimenti e porta alla luce le voci che lo animano dall’interno, sa che il suo essere poeta lo porta ad essere sempre in fermento, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e di nuove soluzioni. Sente il suo bisogno di scrivere come una soluzione necessaria all’angoscia che lo anima, alle preoccupazioni che si agitano all’interno. Essere poeta, dunque, come bisogno di espressione e, nel contempo, come creazione continua. “Il poeta è / Un vulcano / Mai spento / Dorme e / Di lapilli e lave / È fermento / Esplode in / Un getto / Il caldo lamento / Poiché in / Fondo a se stesso / È tormento” (Il poeta).
    Paola Santamaria

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. A SEGUIRE I TESTI INTEGRALI SOPRACITATI
    TRATTI DA fATTI DI VERSI ALBATROS IL FILO
    09/09/2009

    ALI DI FUMO

    Nelle notti stellate e di luna
    Stanchi voli spavaldi al buio
    Nel planare di un passerotto
    Che mai violò l’amato cielo.
    Ripartenza del tuo silenzio
    Di quando tacevi al vento
    Nel soffio lento del ricordo
    Per tuo amar di sofferenza.
    Come un vento mai soffiato
    Solo ali incrociate di fumo
    Un solo pensiero mai sorto
    Nel giorno del non ritorno.
    Migrare nel mio non volare
    Dolce casa del tuo volere
    Cibo che non nutriva e di me
    Unica ed ultima l’ispirazione.

    COME LE RONDINI

    Come le rondini...
    Migro
    Cercando sempre
    Un luogo più caldo
    Aldilà del mare,
    Setacciando gli insetti,
    Costruendo il mio nido
    E come le rondini...
    Seguo l’asse terrestre,
    Che mi porta a cercare
    Un luogo più caldo
    Aldilà del mare,
    Setacciare gli insetti,
    Ritrovare il mio nido
    E come le rondini...
    Migro

    CHE COSA CERCO

    Perché non puoi
    Stare in silenzio
    Per troppo tempo...
    Il tempo può
    Riproporsi in te
    Come silenzio...
    E più le porte
    Di fronte te
    Stanno socchiuse...
    Più gli occhi
    Ti escono da
    Una finestra aperta...
    Perché non puoi
    Nel tuo pensiero
    Restar rinchiuso...
    Ad ascoltare
    Il troppo tempo
    Nel suo silenzio...


    IL POETA

    Il poeta è
    Un vulcano
    Mai spento
    Dorme e
    Di lapilli e lave
    È fermento
    Esplode in
    Un getto
    Il caldo lamento
    Poiché in
    Fondo a se stesso
    È tormento.

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  13. In Memoria di Farrokh Bulsara
    Alias Freddie Mercury

    Hai portato avanti un sogno unico,
    Fin dove hai voluto,
    Fin quando hai potuto.
    Ed ora sono qui
    Attraverso questa porta,
    Qui, dove finisce il tuo percorso,
    Qui dove comincia la mia canzone.
    Il cancello mi regala
    Quello che non hai percorso,
    Quello che non hai cercato,
    ...... che non hai calcato,
    Questo sta nelle mie forme,
    Nelle mie radici
    E non ho paura di crescere a modo mio.
    Libero ogni mia nota all’infinito,
    Dove gli angeli tuoi protettori,
    Accorgeranno
    Ed annunceranno il tuo ritorno,
    Tra le mie corde,
    Le mie prigioni,
    La libertà,
    La mia espressione,
    Tu sei qui presente dove ho preso il sentiero,
    Qui dove la musica
    Accarezza la canzone.
    But Freddie........
    C’est la vie

    Andrea Moretti
    (brano scritto per il Gruppo Rock di Bologna Celebrity Queen

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  14. DIVERSAMENTE

    Siamo una ragione sociale
    Dove tutto si equivale
    Dove tu non puoi sfuggire
    Alle regole di Dio
    Lui ci ha dato consacrati tutti uguali,
    Non da regole ma giustizie,
    Per difetto predilige
    Ci ha dato un cuore
    Batte forte una ragione
    Che pensa dentro
    Come una lucciola intermittente
    Brilla di notte, solo una stagione,
    Riflesso nei peccati condannato
    Alle parole incerte
    Che non profumano
    Come i fiori che porti dentro.
    (Quando ricrederai,
    Quando appena riconoscerai)
    Ti chiederai: perché ho sbagliato!
    Per quale petalo ho sfogliato
    E quale rosa senza spine ho regalato
    In questo giorno di poca luce?
    Dico beato chi concepisce
    La propria estensione,
    Perché non avrà rivolta nell’interiora,
    Perché il giusto ti chiederà
    Per come sei diverso
    Dal pensiero che hai portato dentro
    Come una lucciola intermittente
    Che brilla di notte solo una stagione
    Riflesso nei peccati
    Condannato alle parole incerte
    Che non profumano come i fiori
    Che porti dentro.
    Diversamente da come pensi
    Tra mille lucciole interferenti,
    Diversamente da quel che senti
    Tra piccole lucciole indifferenti.

    Andrea Moretti

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  15. A Mary

    Emozioni vere

    Mirati pensieri

    Brividi e lamine

    Nelle tarde sere

    Solo occhi neri

    Lividi e lacrime.



    La notte conduce

    Nel tuo dormire

    Il dorato miraggio

    E par che di luce

    Dolce sia sentire

    Il cuore di saggio.



    Sogno di Marilena

    Nel primo dolore

    Veleni esplosivi

    Ed or alta appena

    L’alba nel cuore

    Ricordi tuoi vivi.



    Nel ricordar di te

    Marilena

    Andrea Moretti

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  16. A Ornella Casula



    VOLI DI CANTI LONTANI

    DI TENTATIVI TUOI VANI

    TU REGINA NEI CIELI DEL CUORE

    SEMPRE HAI NASCOSTO L'AMORE.



    CUOR CHE NON SCORDI

    VIVO DI MILLE RICORDI,

    DI QUANDO VALEVI L'ARDORE

    CELANDO DI TE BIANCO FIORE.



    TI RICORDO COSI NEL GIORNO

    PIU' TRISTE CHE E' IN ME.

    NEI CANTI TUOI SPESSO NUTRIVO

    AMBIZIONE ...CH'ERA IN TE.



    VALEVI ORO SOSPETTI E DOMANDE

    DALLE PAROLE...... I SOPRUSI.

    MI PENTO STUPITO PER QUESTO

    OGGI TRA I VALORI CONTUSI.



    CARA AMICA DI SEMPRE

    TI HO PIANTO FRA MOLTI PERCHE'.

    UNA VITA E' SVANITA

    NEL TRONO DI UN RE'.



    CIAO ORNELLA

    RIMARRAI SEMPRE LA STELLA

    NEI CIELI BRILLI... SEI BELLA

    LA PIU' BELLA.



    Andrea Moretti

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  17. tutto svanito


    ogni pensiero e' scomparso dalla mente,
    il tuo amore sa fingersi del niente.


    belli e di tutti i ricordi son beati,
    anche se questi da soli sono andati.


    corto il tuo corpo puo' tingersi di vita,
    restando or solo ad intrecciar le dita.

    Andrea moretti

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  18. per correre una vita

    quando si e' giovane si ha voglia di crescere in fretta per sentirsi grande poi quando appena sei diventato adulto hai fretta di tornare giovane con il passo e la voglia che non c'e piu ' ... poi il tempo per la riflessione e' verso a guardare te che sei ormai lontano dal ricordo del tempo stato ed e' cosi che poi tutto si morde e tutto si abbandona fino alla fine della tua strada ... se non fosse altro che per me sara' l'inizio della vita tua che se ne e'' appena andata .
    Andrea Moretti

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  19. fossero ancora bugie io o.

    ecco ...ora anche tu nel libro dei miei sogni
    ma.... non lasciarti cadere cosi'
    come una foglia leggera che scivola via leggera
    che bacia lentamente il suolo
    non puoi lasciarti cadere cosi', ascoltami
    ti prego rivivi questo tuo magico mondo
    con me ,come lo vuoi tu , con me
    non scivolare via leggero e baciami
    lentamente come se io fossi il suolo e
    lasciati cadere cosi'nel libro dei miei sogni.

    ecco ora anche tu nel libro dei miei sogni
    maledetatmente viziato dal mondo leggero
    che ti circonda, che scivola via leggero ,
    lentamente ti bacia , non puoi lasciarti cosi',
    ti ascolta ,ti prega, rivive il tuo magico mondo
    come lo vuoi tu per non scivolare via leggermente
    ti bacia ancora una volta lentamente
    come se fosse il suolo a lasciarti
    dormire cosi' nel libro dei miei sogni
    fossero ancora bugie io o.... piangeremo

    Andrea Moretti

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  20. La Tolleranza
    credo che la tolleranza sia una mancanza del cervello umano .. qualsiasi differenza a te stesso fa diversita' quindi il discorso non si ferma solo nel dire ognuno della sua vita sessuale fa cio ' che vuole .. varrebbe dire che ognuno fa cio che crede meglio come e quando lo crede .......... siccome le cose che crediamo meglio sono sempre e comunque soggettive ci troveremo ogni volta a non tollerare la forma diversa dalla nostra . basterebbe un liber paradisus moderno messo in legge .. ovvero rendere liberi i pensieri delle proprie menti e non tenerli piu' schiavi di questa nostra societa' ..
    Andrea Alfo Moretti

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  21. Come dire

    dovrei guardarmi
    piu spesso
    nel mattino
    allo specchio
    domandandomi
    se posso
    quand'esco
    piacere
    alla gente.

    dovrei rigirarmi
    nuovamente
    verso
    lo specchio
    al mattino
    chiedermi
    se sono corretto
    al piacere
    del giorno.

    dovrei soffermarmi
    piu' volte
    nel mattino
    allo specchio
    capire
    quand'esco
    se sono
    lo stesso
    di prima.

    dovrei ritrovarmi
    ogni volta
    al mattino
    allo specchio
    come dire
    quante volte
    non mi piace
    davvero
    di uscire.

    Andrea Moretti

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  22. Jean-Michel Arevalos, conosciuto come Dan Arevalos, nacque a Bologna il 2 febbraio 1965. Fino a 6 anni ha vissuto negli Stati Uniti, poi nel 1971 si stabilì a Ravenna. Fin da giovanissimo mostrò un talento innato per la matematica e la fisica, oltre che come musicista. Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico di Ravenna, sotto consiglio dei suoi insegnanti, è stato ammesso alla Normale di Pisa, ma dopo poco deluso dall'ambiente umano-accademico si è iscritto al corso di Sociologia di Umberto Eco all'Università di Bologna, senza però concluderlo.
    Negli anni ha però aiutato moltissimi studenti con le sue lezioni a conseguire esami di qualsiasi livello e di differenti materie (matematica, fisica, scienze, filosofia, ecc...) preparando anche numerose tesi di laurea; anticlericale e agnostico convinto preparò anche una tesi di laurea per un suo studente in Teologia!
    Probabilmente uno dei primi in Italia a interessarsi al computer come geniale programmatore autodidatta, già nel 1981 aveva creato un programma per la ricerca dell'anima gemella, mobilitando l'interesse di tutta Ravenna, infatti più di duemila persone sono state coinvolte per compilare il test al computer e successivamente per ricevere direttamente cinque nominativi della propria anima gemella indifferentemente dal sesso.
    Nel 1985 pubblica uno suo libro intitolato Re-Imprintig, una sorta di favola autobiografica con svariati personaggi, dove sviscera con delicatezza il tema dell'imprinting e dell'amore, forse del suo primo amore, con un ragazzo.
    Sempre nel 1985 fonda con Paola Savini, Claudia Buscherini, Silvia Spada, Alessandra Marcarino, Giovanni Fanti, Laura Fedriga, Rita Spada, Nadia Lolli e Paride Morini l'associazione A.p.A.I. (Associazione per l'Autodeterminazione dell'Individuo), per lo sviluppo e l'emancipazione del pensiero riguardo la sessualità, l'arte e verso qualsiasi sorta di attività proposta degli associati; l'associazione attualmente è ancora attiva nella sua casa per concerti, simposi ed esposizioni.
    Dopo poco crea l'associazione Eros con sede in Vicolo Gabbiani 15, Ravenna. L'associazione Eros nasce come branchia dell'A.p.A.I. in cui i fondamenti teorici dell'autodeterminazione dell'individuo includevano l'emancipazione della sessualità, a 360 gradi, lontana da una ghettizzazione o stereotipizzazione gay.
    Nel marzo del 1985, altri circoli Arci-gay nati nel frattempo in diverse città italiane e gruppi di militanti fuoriusciti dal Fuori! confluiscono in Arcigay e si dotano di una organizzazione nazionale, di una piattaforma di iniziativa politica condivisa ed eleggono presidente Beppe Ramina a cui succederà, nel 1987, Franco Grillini.

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  23. Pur trovando contrasto con le linee dell’arcigay (appena sorta sotto la presidenza di Franco Grillini)la rappresentanza del gruppo partecipa alle riunioni del cassero (sede storica dell’arcigay a bologna )nel frattempo una forte discussione chiarificatrice interna in eros tra le diverse anime che lo componevano (nella quale Dan ricopriva il ruolo di presidente)porta alla affiliazione all’arci gay rimanendo legato alla filosofia della problematica sessuale intesa come vissuta personalmente indistintamente dall’orientamento ed abitudini sessuali anziche sposare le linee degli orientamenti ego distonici limitate ai gay quindi espandeva il discorso sessuale come problema sociale e non come problema dell’essere .
    Da sempre interessato al teatro diede vita, con l'appoggio del Comune di Ravenna, alla manifestazione In Centro c'è Spettacolo, curandone due edizioni, settembre 1987 e 1988, dove musicisti, attori, performer e artisti figurativi si esibivano in svariati luoghi all'aperto del centro storico di Ravenna. Con la sua compagnia teatrale Creatività Casuale, fondata con dei suoi strettissimi amici - Paola Savini, Elisabetta (Betta) Viola, Paola Laghi, Marco Michelacci - partecipò attivamente debuttando con svariati spettacoli: Vietato Fumare, Ti leccherei gli stivali e tra cui uno dove la scenografia era costituita principalmente da bottiglie di plastica da 1,5 litri di Coca Cola, di cui ne era un grandissimo consumatore.
    Ideò e curò con il sostegno del Comune di Marina di Ravenna durante il periodo estivo (1989 e 1990) due edizioni del Le Mariniadi, una sorta di giochi senza frontiere in tutti i bagni di Marina di Ravenna.
    Attivo politicamente in varie campagne e referendum, vicino a Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano (Partito Democratico della Sinistra) e Lista Verde (numerose battaglie fatte anche con sua mamma Lisetta Rivalta, anima della Lista Verde di Ravenna), nel 1991 assieme ad Andrea Turchetti crea il partito politico Trasmissione Trasparente, che si presentò alle elezioni comunali di Ravenna.
    Nel 1989 crea le Cooproduzioni Artistiche Ravennati, una sorta di Bottega artistica dove musicisti, scenografi, scrittori, attori, ecc, si ritovavano a casa sua per creare e per mettere in scena spettacoli; numerosi gli spettacoli da lui scritti e messi in scena in alcuni teatri.
    Tra il 1991 e il 1993 creò l'opera classica-contemporanea Notte, una favola in musica dove vennero coinvolti tutti i bambini delle scuole elementari di Ravenna per la scrittura del testo. A loro venne chiesto di scrivere una favola, per poi sceglierne due come ossatura, ma integrandole praticamente tutte. Scrisse tutti i testi delle canzoni, i dialoghi, parte delle musiche per coro e orchestra da camera; l’orchestra e la parte vocale venne curata insieme a Monica Monduzzi. Per i musicisti, attori e compositori venne fatto un bando di concorso. L'ultimo suo lavoro teatrale, Fino alla Luna, venne invece rappresentato a maggio del 1994 al Teatro Rasi di Ravenna.
    Compose nel corso di tutta la sua vita tantissime canzoni, come cantautore accompagnandosi al pianoforte, esibendosi spesso anche eseguendo musiche di altri; molto significative le sue interpretazioni di Israel e Happy House di Siouxsie and the Banshees. Da molto giovane contrasse l'HIV, ma rifiuto sino alla fine qualsiasi sorta di cura. Il 22 marzo 1996 Dan è mancato.
    Biografia di Andrea Moretti, Matteo Ramon Arevalos, Paola Savini

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  24. Mostrati sempre umile davanti ad una richiesta sociale , ricerca sempre in te la poverta' interiore che non hai . non mollare alle lusinghe della ricchezza sociale e non vendere all'inutile, la forza del tuo credo e del tuo essere che hai

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  25. Ieri 6 ottobre 2012 ho avuto occasione di vedere ed ascoltare il film documentario due volte genitore in occasione della apertura del circolo frida byron (arcigay) di ravenna presso lo sportello antidiscriminazione dove e' stato proiettato . Una emozione incredibile e forte a tratti comico piacevole un comico che sdrammatizza il dispiacere dove si sottolineano vari aspetti di stati di animo e di situazioni .un vero documentario che scava dentro di te poiche 'e' cio'che interessa direttamente al protagonista. mi avete toccato nell'animo ed nell' insegamento .Alcune cose che avevo tralasciato nel corso della mia vita nonostante comunque viva una situazione libera della mia sessualita' ci sono alcuni aspetti che avevo rimosso perche' oramai convinto appunto dei miei convincimenti personali e quindi li detto come una democrazia mia interiore e personale . Non avevo fatto i conti con un passaggio del vostro documentario cioe' quello dove si sottolinea che siete genitori fortunati( lo credo infinitamente) perche' sapete dei vostri figli e che in troppi casi molti figli purtroppo sanno che non potranno mai dirlo ai loro genitori .Questo e' stato il passaggio che piu' mi ha colpito che mi riguarda da vicino ,che avevo tralasciato nel processo di formazione ed orientamento sessuale forse sono stato egoista nella mia crescita o forse non sentivo il desiderio di dare dispiaceri ai genitori che non avrebbero mai compreso ... oppure no come mi avete fatto capire voi genitori forse dovevo farlo ma ora e' troppo tardi mio padre non c'e' piu' ma qualche volta l'incoscio mi detta questa regola e mi pone la domanda ,Un leggero rimorso per non averglielo mai detto mi ricordo che negli ultimi suoi giorni di vita avevo voglia di dirlo quando ero solo con lui nella stanza dell'ospedale poi un'altra voce mi diceva non farlo tu sai benissimo che lui e' contrario gli faresti il torto piu' grande in punto di morte e non riuscirebbe a metabolizzare in poche ore . cosi' era sempre rimasto dentro di me questo dubbio e ieri questo dubbio e' tornato prepotente . Lo avevo rimosso ( almeno credevo ) pero' rimango della idea che gli avrei fatto del male a quel punto della sofferenza e che fosse una sofferenza ulteriore che gli portavo quindi ho preferito tacere. mi avete dato tanta emozione ieri io sono un figlio gay che non ha detto ai genitori pero' spero di essere riuscito a dichiararmi ed inserirmi nel mondo che mi circonda tutti i giorni fuori dalla mia famiglia e lontano da casa da troppo tempo . rimango una persona fortunata una persona che ha degli amici intorno che rispetta e che convive che saranno i miei traghettatori nel lungo viaggio della vita che mi resta . Grazie per questa vostra sensibilita ' che e' la stessa dei vostri figli e siete davvero fortunati perche' avete toccato e conosciuto le profondita' e le stesse sofferenze che esistono nelle persone che sono abituate a nascondere e pensare diverso nella loro diversita' avete dimostarto grande senso di vita un grande amore verso il frutto nato per vostro amore .
    http://www.agedo.org/
    Grazie Andrea Moretti

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  26. C'ERA UNA VOLTA UN SOGNO

    Avevo un sogno
    senza un tempo,
    poi capire
    che il tempo
    e' lo stesso
    che il sogno
    ti ha lasciato
    e' lo stesso
    che la vita
    ha regalato
    avevo un sogno
    che ancor
    non e' passato
    lo stesso che
    ho cercato
    che il tempo
    ti ha negato
    lo stesso sogno
    prolungato......
    senza carpire vita .

    Andrea Moretti

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  27. il silenzio della lacrima
    ( a Lucio Dalla )
    certo di essere con te solo
    ho sfiorato il tuo silenzio
    con se le mille sfumature
    indaco ed ovattato al canto
    nell' unica sua lieve risonanza

    nel suo candore l'amica lacrima
    canta di te poiche' gia' stanca
    pura sgorga alla sorgente muta
    poi stona la voce nel suo pianto
    e come morta ti lascia un suono

    Andrea alfo Moretti

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  28. L'arte dell'artista

    L'arte che si fa' la puoi comprare non la puoi acquisire
    l'arte la si puo' vendere senza ledere l 'artista perche'
    l'arte e' e tale resta mentre l'artista resta invisibile
    all 'insaziabile volere non e' spendibile nel suo valore

    Andrea alfo Moretti

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  29. oggi non e' piu' ieri
    ho visto chiudere molte porte ho amato cuori senza battito
    osato gli irti sentieri della convivenza e l'invidia che striscia
    pero' ho deciso di ascoltare nel momento il fruscio del vento
    la pioggia anche la tempesta fino al ritorno della amata quiete
    perche ' ne e' valsa la pena e' valsa tutta la strada intrapresa
    con le sue buche le sue polveri e la meta sempre all'orizzonte
    un traguargo che non giunge mai seppur sempre tu vai di corsa
    ieri non e' piu' oggi adesso non e' piu' ieri quando tutto pazienta
    qui che nel risveglio lucidi gli occhi e ritrovi il tuo cielo blu' perduto
    la bellezza le suggestioni lampi improvvisi le luci che non si perdono
    il sapore della terra che non e' piu'solo tua ed odora e piu' non sibila
    quando apri la finestra ed entra aria che allarga le ali i battiti del volo
    Andrea alfo Moretti

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  30. Non basta piu'

    il ricordo delle parole non basta
    per coprire il silenzio della assenza
    servono gli occhi ed immaginario
    nell' eco della melodia che sfugge.
    Mi serve una tenera voce che possa
    ingannare questa grande lontananza
    serve che il presente nel passo incida
    perche ' gestire parole non basta piu'

    Andrea alfo Moretti

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  32. Ciao Andrea,
    è con molto piacere che ho riletto questa notte il tuo bel libro "Fatti di Versi".
    Le impressioni che ho ricavato da questa rilettura sono molteplici, per questo ti rispondo con questa mail e non con un breve messaggio.

    I tuoi versi hanno avuto su di me un forte impatto evocativo, perché inevitabilmente ho finito per associarli, certo molto arbitrariamente, ai miei ricordi personali di quegli anni quando spesso ci incrociavamo prima dell'alba dentro qualche locale notturno bolognese.

    Anni molto particolari e intensi quelli per me. E allora ecco che in quest'ottica i versi "nei mattini rinfrescati dove di striscio/ sento l'ardito scivolar della mia penna" si arricchiscono di una valenza erotica, probabilmente oltre il voluto dall'autore. (Oppure non esagero... e veramente il componimento "il colle" riprende un gusto tutto pascoliano con celate allusioni sfrontate?).

    E così similmente le "mille lucciole della notte/ mille cuori inquieti/.../ mille albe impaurite/ .../ mille lucciole negli occhi", forse le stesse che nel componimento "Diversamente" brillano "di notte solo una stagione", e ancora l'essere "liberi di amare di viaggiare/ nelle paludi del piacere". Tutti versi che mi fanno riaffiorare alla mente immagini di quegli anni. Quando capitava di trovarci davanti al bancone del bar e tu tiravi fuori i fogli di quello che poi sarebbe diventato "Fatti di versi", catturando allora il mio interesse più delle tante "piccole lucciole indifferenti" che magari ancora si attardavano girovagando "negli antri scuri" del locale.

    E poi ancora mi sono riapparsi i volti di quelle notti, "di finti bulli/ di mendicanti colti/ di ballerine del piacere."

    Inoltre ho capito solo ieri notte rileggendoti, come per una illuminazione improvvisa chi era veramente Davide Vecchi. Il giovane ragazzo pallido dietro il bancone accanto alla Fifi. Non sbaglio, era lui vero?
    Io Davide lo conobbi solo di vista, superficialmente. Ma il destino volle che una notte, poco prima dell'alba, al rientro in solitaria (fatto strano per me che ero perennemente accompagnato) vidi seduto ad un chiosco in periferia la Fifi che piangeva. Davide ci aveva appena lasciato ed io e Fifi trascorremmo il tempo che restava quella notte a rievocare il suo ricordo fino a mattina, quando riaccompagnai la Fifi a casa sua ed io andai diretto al lavoro.

    Tanti ricordi come vedi si sono associati ai tuoi versi, nella rilettura intima e personale che io ho vissuto la notte scorsa. E le serate universitarie bolognesi con i concerti dal vivo, peccato per me non aver visto il gruppo Celebrity Queen. Ho dovuto rimediare con YouTube ... Quanto basta per capire che mi sono perso davvero qualcosa.

    La mia poesia preferita? Non saprei dirti, troppe le suggestioni fin qui descritte. Certo per me Vincenzo Monti è sempre un tonfo al cuore, a distanza di anni il suo "Donna, dell'alma mia parte più cara,/ perché muta in pensoso atto mi guati/ e di segrete stille rugiadose si fan le tue pupille?/ continua a toccarmi profondamente.

    Per lo stile lo sai, la mia preferenza va ai versi che adattano la forma classica alle esigenze contemporanee. Versi lunghi quindi e ben vengano le rime e le assonanze se non li rendono troppo artificiali.

    Ecco qua, queste le mie impressioni di lettura a caldo.

    Ciao Andrea e grazie per il bel libro.
    Davide


    Inviato da iPad

    Il giorno 31 gen 2016, alle ore 13.30

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  33. E' tempo di fieni e paludi Un uovo si schiude e vola via. Spicca nel cielo con le ali della nuova vita. Ti respiro così nelle distese piane tra le foglie fruscianti ed il crescere del grano, tra le spine delle rose, sotto i gelsi che partoriscono sangue e muoiono il loro frutto a terra. Ti respiro sdraiato tra i rovi ed i mori sulle anse e nel mezzo del fiume che scorre .fra rusticani che per amor li gusto solo in color precoce ed io mi sento libero di amarti anche dentro questo sapore brusco. Andrea Moretti

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  34. https://drive.google.com/file/d/1jVzoIsMJXXiKDdnOeXKSMpjAA0u82bwR/view?usp=drivesdk

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  35. Poesia notturna

    Non altro altro che lei
    Che mi tiene la mano
    Mi stringe e mi lascia.

    Una luce nei miei occhi
    Che incanta e poi illude
    Dona gli amori e distrae.

    Melodia che sa ascoltare
    Carpire nei tristi momenti
    Poi andarsene in silenzio.

    Mia incantevole poesia
    Stanotte potevi restare
    Con me sola e sognare.

    Andrea Moretti

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  36. Interno "fatti di versi " 2009
    https://drive.google.com/file/d/1WC3g25OZ9VFBI7YcPO712Kz6WVuHcsdG/view?usp=drivesdk

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